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Blocco aumento Pensioni. Occorre fare presto e interrompere i termini contro i mancati aumenti.

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rimborso-pensioni-anche-per-gli-eredi_411773La  Corte  costituzionale  con  sentenza  n°70/2015  ha  dichiarato  l’illegittimità  costituzionale dell’articolo 24, comma 25 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n°201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n°214, nella parte in cui prevede che la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici secondo il meccanismo stabilito dall’art.34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n°488, è riconosciuta per gli anni 2012 e 2013 esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo fino a tre volte il trattamento minimo INPS.

In altre parole la Corte ha dichiarato illegittimo il blocco della perequazione per gli anni 2012 e 2013 previsto dalla Legge Fornero.

La perequazione della pensione è stata bloccata a tutti i pensionati che superavano la fascia del triplo della pensione minima lorda pari a:

  • Lorde € 1.405,05 per l’anno 2012;
  • Lorde € 1.433,00 per l’anno 2013.

A tal fine occorre tenere presente che l’importo mensile di riferimento viene calcolato sommando tutte le varie pensioni dell’interessato (pensione di reversibilità, integrativa, ecc.).

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale nr 70/2015, il Governo ha emanato il D.L. nr 65/2015 che ha fissato in modo del tutto illogico i limiti da rimborsare, quantificabili a circa il 5% dell’importo della pensione e arretrati pari a circa due mensilità.

Per cui è necessario recuperare sia gli arretrati dal 1° gennaio 2012 sia l’aumento mensile per il futuro oltre a interessi e rivalutazione sugli arretrati.

Ora è opportuno che tutti i pensionati con la pensione lorda superiore al triplo del trattamento minimo intraprendano l’azione di recupero della mancata perequazione.

La prima cosa da fare per chi non ha ancora fatto nulla, è inviare l’istanza di interruzione termini prescrizionali entro il 31/12/2016 inviando nr due raccomandate all’Inps provinciale di Lecce e all’Inps di Roma, chiedendo la ricostituzione della pensione e il rimborso degli arretrati a seguito dell’intervenuta abrogazione dell’art. 24 comma 25 del D.L. nr 201/2011 con sentenza della Corte Costituzionale nr 70/2015.

Gli iscritti all’Adiconsum Lecce possono accedere all’area riservata e scaricare direttamente dalla sezione MODULISTICA il modulo predisposto e dopo averlo compilato con i dati richiesti, presentarlo in originale presso una delle sedi di Adiconsum Lecce unitamente a una copia del documento di riconoscimento. Adiconsum Lecce provvederà a inviarlo all’Inps di Lecce e Roma tramite pec associativa, facendo così risparmiare il costo delle due raccomandate ai propri iscritti.

Successivamente, si potrà esperire azione giudiziaria contro il silenzio da parte dell’Inps, avvalendosi della struttura legale di Adiconsum Lecce a tariffe agevolate riservate agli associati.