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Ferrovie Sud Est. Incidente ferroviario nei pressi di Galugnano. Basta parole, promesse e attese. Agire sulla sicurezza

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E’ nuovamente accaduto. Sì un nuovo incidente ferroviario su un binario unico, che solo per miracolo non ha gettato nuovamente nel dramma cittadini, utenti e famiglie.

Purtroppo assistiamo nuovamente a un’ennesima tragedia sfiorata che ha avuto come conseguenza tanta paura, 278 feriti e qualche contuso più grave, solo perché in quel tratto ferroviario i convogli marciano a bassa velocità e grazie alla tempestività dei soccorsi.

Eppure pensavamo che il disastro ferroviario accaduto quasi un anno fa sul binario unico della tratta tra Andria e Corato, avesse insegnato e scosso i vertici dei servizi ferroviari e il Ministero dei Trasporti, per far sì che  il trasporto ferroviario diventasse più sicuro e a “misura d’uomo”. Evidentemente ci siamo illusi e, passato quel momento drammatico, tutto è tornato nell’abitudinario.

Spiace balzare sugli altari della cronaca, spiace assistere a giustificazioni che lasciano il tempo che trovano, a vedere rimbalzarsi le responsabilità a destra e a sinistra, mentre il cittadino utente ancora oggi, non può essere al sicuro nemmeno viaggiando sul treno.

Occorre chiedersi il perché ancora si discute nei Palazzi, nelle stanze dei bottoni e non si agisce e si interviene a rendere più sicuri quei tratti di ferrovia ancora oggi esistenti su binario unico in attesa che si ponga fine a questa stranezza da terzo mondo? Perché deve sempre accadere qualche drammaticità affinchè qualcuno si accorga che la vita umana è una e deve essere difesa? Perché chi prende il treno da pendolare o da turista oltre a vivere le odissee dei disservizi deve anche subire l’onta della paura del viaggio insicuro?

Riteniamo che gli interventi del Ministro e dell’Assessore Regionale e dei vertici delle FSE sull’accaduto siano inadeguati e che adesso basta. Basta con le parole e si agisca per la sicurezza dei viaggiatori e dei cittadini per far sì che si possa viaggiare senza paure e pericoli.

Non è possibile aspettare che si risolvano le problematiche aziendalistiche di FSE, ma Ferrovie dello Stato deve agire con immediatezza e investire anche sulle tratte interne dei treni. Non è possibile che la Puglia e il Salento continuino a subire tagli indiscriminati senza investimenti e che si continui a pensare il nostro Salento una terra di conquista mordi e fuggi.  

La Magistratura farà il suo corso, ma ci auguriamo che tutti gli altri vertici di potere e aziendali delle FSE e di Ferrovie dello Stato traggano dall’accaduto un’insegnamento: non si può far profitti sulla pelle dei cittadini. Basta. Occorre investire in sicurezza e servizi adeguati.

Riteniamo che FSE, la Regione Puglia e Ferrovie dello Stato debbano fare un mea culpa sull’accaduto e provvedere innanzitutto e con immediatezza a rimborsare ai viaggiatori il costo del biglietto pagato e procedere senza indugio al risarcimento del danno subito.

Adiconsum sarà parte attiva perché simili fatti non si ripetano ed è pronta a difendere e assistere quanti hanno subito un danno da questo incidente,  che possono contattare l’associazione inviando una mail a segnala@adiconsumlecce.it o contattando la struttura legale i cui recapiti sono qui disponibili, fermo restando che si attiverà nei confronti di FSE, Ferrovie dello Stato e Regione Puglia per ottenere garanzie su una maggiore sicurezza e servizi adeguati per i viaggiatori.