Addio alla commissione aggiuntiva applicata ai pagamenti effettuati con mezzi diversi dal contante.
In Italia ciò è già sancito dal Codice del Consumo che all’art. 62 stabilisce che “i professionisti non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti, ovvero nei casi espressamente stabiliti, tariffe che superino quelle sostenute dal professionista.”
Tuttavia, questa “pratica di maggiorazione” diffusa in molti Stati dell’U.E. e utilizzata, in particolar modo, negli acquisti online, ha spinto la Commissione Europea ad emanare una Direttiva che vieti espressamente la maggiorazione dei pagamenti effettuati con l’utilizzo delle carte elettroniche (carte di debito e carte di credito).
Difatti tale Direttiva, recepita in Italia nel gennaio scorso, con il decreto legislativo 218/2017, mira ad eliminare ogni tipo di commissione che, esercenti commerciali ed operatori che vendono beni o servizi, sia in negozi fisici sia tramite il canale dell’e-commerce, tendono ad applicare qualora il consumatore decida di non pagare in contanti.
Il divieto di maggiorazione coprirà il 95% dei pagamenti effettuati con carte che comporterà un risparmio cumulato per i consumatori di circa 550 mln di euro l’anno.
Tale Direttiva, inoltre, migliora la protezione dei consumatori anche in ambito della sicurezza contro le frodi e i furti delle carte elettroniche e diminuisce la franchigia che il titolare della carta elettronica dovrà pagare in caso di pagamenti non autorizzati.
Avv. Alessandra Bleve