Sulla nota vicenda dello scandalo Volkswagen, con la quale la casa automobilistica ha modificato il funzionamento dei suoi motori per ottenere risultati migliori nei test di inquinamento, il Parlamento Europeo ha istituito il 21 gennaio la nuova commissione d’inchiesta per capire le ragioni e le conseguenze dello scandalo della casa tedesca.
Entro sei mesi la commissione parlamentare, che non ha poteri se non di chiedere informazioni alle parti coinvolte, dovrà presentare un primo rapporto.
Questo perché sostiene l’UE, i cittadini europei che hanno comprato una Volkswagen risultata “truccata” dovranno essere trattati dal gruppo automobilistico tedesco come i consumatori americani in termini di compensazioni, per i quali la Volkswagen ha già indicato di essere disponibile a pagare una somma come risarcimento.
In Italia intanto, si è tenuto l’incontro presso il Mise con le associazioni dei consumatori facenti parte del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, tra cui lAdiconsum, che sono preoccupate perché il timore sulle prestazioni potrebbe portare molti consumatori a non effettuare il richiamo. In questa circostanza, il numero uno di Volkswagen in Italia, ha ribadito l’impegno della casa madre di fare in modo che gli interventi non impattino sulle prestazioni del veicolo, ma non c’è però la garanzia che questo sia possibile.
Fonte: Il Sole 24 Ore