Con un comunicato del 30 maggio il Ministero dell'Interno avverte che, a seguito dell'esito sfavorevole alla società Autostrade per l’Italia del contenzioso inerente la copiatura del brevetto per i Sicve-Tutor, tutti i Tutor che vigilano sulle autostrade e anche i Vergilius, impiegati in alcune strade statali particolarmente pericolose, sono stati disattivati; la Polizia stradale e la società Autostrade per l’Italia hanno comunque precisato che, pur in assenza della strumentazione tecnica, non si interromperanno i controlli imposti per legge e sarà comunque garantita la sicurezza e l’incolumità dei viaggiatori; inoltre, è in corso di attivazione in via sperimentale da luglio un nuovo sistema di controllo (SICVe PM).
Ma sul Sicve Pm pende dal 29 luglio 2017 una richiesta di annullamento dell'approvazione data dal ministero delle Infrastrutture il 31 maggio 2017: il sistema riconosce i veicoli con una tecnologia probabilmente già nota nel 1999, quando la Craft depositò il brevetto originario del Tutor, copiato, secondo la Corte, da Aspi. Per essere sicuri che il Sicve Pm sia in regola, occorrerebbe una tecnologia di riconoscimento inventata dopo il 1999. Nel frattempo, i controlli di velocità si faranno coni sistemi tradizionali: autovelox, telelaser e apparecchi montati su vetture di servizio (anche autocivetta) in movimento.