Dal 31 maggio 2016 è in vigore il Conto Termico 2.0 (D.M. 16/02/2016), con il quale vengono potenziate e snellite le procedure introdotte dal D.M. 28/12/2012, che incentiva gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto erogato dal GSE (Gestore servizi energetici):
- in un’unica soluzione, nel caso in cui l’ammontare dell’incentivo non superi i 5.000 euro (soglia in precedenza fissata a 600 euro);
- in rate annuali, della durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda della dimensione e della tipologia di intervento.
I soggetti beneficiari dell’incentivo sono le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati; tra le PA sono inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali. L’accesso all’agevolazione può essere richiesta direttamente o per il tramite di una Energy Service Company (ESCO): per le Pubbliche Amministrazioni attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestazione energetica, per i soggetti privati anche mediante un contratto di servizio energia previsti dal D.Lgs 115/2008. Dal 19 luglio 2016 solamente le ESCO in possesso della certificazione in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352, potranno presentare le richieste di incentivi al GSE.
Gli interventi agevolabili
Sono agevolabili i seguenti interventi:
1. Interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza (per le PA e i soggetti privati):
- Sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria, caldaie, stufe e termo-camini a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore).
- Installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.
2. Interventi volti all’incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti (solo per le PA):
- Efficientamento dell’involucro (coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti, installazione schermature solari, trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero” (nZEB), illuminazione d’interni, tecnologie di building automation);
- Sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza come le caldaie a condensazione.
Gli interventi dovranno essere realizzati utilizzando esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione oltre a dover essere dimensionati in proporzione ai reali fabbisogni di energia termica.
La misura dell’agevolazione
L’ammontare dell’incentivo varia secondo la tipologia d’intervento:
- fino al 65% della spesa sostenuta per le trasformazioni in "Edifici a energia quasi zero" (nZEB);
- fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
- fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
- fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
- il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA e le ESCO che operano per loro conto e il 50% per i soggetti privati, per le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
La presentazione delle domande può avvenire tramite accesso diretto o su prenotazione:
- Accesso Diretto – Le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati possono accedere direttamente all’incentivo presentando la richiesta entro 60 giorni dalla fine dei lavori, inviando la documentazione necessaria tramite l’apposito applicativo “Portaltermico”.
- Prenotazione – Le Pubbliche Amministrazioni e le ESCO che operano per loro conto possono prenotare l’incentivo spettante per gli interventi ancora da realizzare, ottenendo l’erogazione di un primo acconto all’avvio e il saldo alla conclusione dei lavori, previa accettazione da parte del GSE.
Si ricorda infine che gli incentivi del Conto Termico 2.0 non sono cumulabili con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di rotazione, i fondi di garanzia e i contributi in conto interesse.
Alle PA (escluse le cooperative di abitanti e le cooperative sociali) è consentito il cumulo degli incentivi con gli incentivi in conto capitale, anche statali, nei limiti di un finanziamento complessivo massimo del 100% delle spese ammissibili.
Fonte: directio.it