Da lunedì 9 gennaio 2017 ha preso l’avvio l’operatività del nuovo Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) istituito, presso la Consob con delibera n. 19602 del 4 maggio 2016: a partire da questa data, pertanto, i risparmiatori potranno rivolgersi al nuovo organismo.
Il nuovo sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie è caratterizzato dall’adesione obbligatoria degli intermediari e dalla natura decisoria della procedura, in analogia all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) presso la Banca d’Italia.
Di seguito, in sintesi, le caratteristiche del nuovo organismo:
– accesso del tutto gratuito per il consumatore;
– sono previsti ridotti termini per giungere ad una decisione. Si parla, infatti, di 90 giorni dal completamento del fascicolo contenente il ricorso, le deduzioni e la documentazione prodotta dalle parti;
– potranno essere sottoposte all’Arbitro le controversie fino ad un importo richiesto di 500.000 euro;
– le controversie devono avere ad oggetto la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui sono tenuti gli intermediari nei loro rapporti con gli investitori nella prestazione dei servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio ;
– potranno essere presentate anche controversie che riguardano i gestori dei portali di equity crowdfunding ;
– per l’invio e la gestione del ricorso è prevista normalmente una procedura telematica , previa registrazione e tramite Posta Elettronica Certificata, al fine di garantire l’efficace e tempestivo funzionamento del sistema. Ciò consentirà al consumatore di essere guidato nella fase di predisposizione del ricorso, evitando il possibile invio di istanze incomplete o incoerenti;
– al fine di venir incontro alle esigenze di coloro che hanno minor dimestichezza con gli strumenti informatici sarà possibile inviare i ricorsi in formato cartaceo per un periodo di due anni.